Presentato al Parlamento Europeo il Bilancio sociale del Commissario Unico per la Bonifica
Il Commissario Unico per la Bonifica delle discariche, nominato nel 2017 dal Consiglio dei Ministri, ha l’obiettivo di chiudere, nel più breve tempo possibile, la procedura di infrazione contro l’Italia della Corte di Giustizia Europea.
81 le aree irregolari non ancora bonificate, per una sanzione semestrale di 400.000 € per ogni sito con rifiuti pericolosi e 200.000 € per ogni sito con rifiuti non pericolosi.
A queste aree si aggiungono altri 4 siti non ancora in procedura sanzionatoria e dal gennaio 2022 la più grande discarica d’Europa quella di Malagrotta di Roma Capitale.
Nel 2022 il Commissario Unico ha scelto Refe – Strategie di sviluppo sostenibile, per costruire il primo Bilancio sociale della struttura, affiancando la Relazione presentata ogni semestre alle Istituzioni con uno strumento di trasparenza adottato su base volontaria per far conoscere la missione e dare conto in modo chiaro e verificabile a tutti gli stakeholder – cittadini in primis – dello stato di avanzamento delle bonifiche e del valore creato dall’azione commissariale sulle tre dimensioni della sostenibilità, ambientale, economica e sociale.
“Anche noi, i quattordici militari dell’Arma dei Carabinieri che da sei anni lavoriamo per bonificare il territorio dagli inquinamenti di rifiuti, sfogliando questo Rapporto abbiamo avuto conferma che il lavoro meticoloso compiuto operando sugli 86 siti complessivi fa bene al Paese e ai suoi cittadini, ma fa bene anche alle politiche Zero Pollution del Patto Verde che l’Europa ha assunto. Il Rapporto presenta obiettivi e linee d’azione, grafiche e numeri che illustrano in modo chiaro e immediatamente comprensibile il modus operandi della missione, frutto del lavoro di una grande squadra, senza confini territoriali o di ruolo, applicando il principio della prossimità che l’Arma dei Carabinieri ogni giorno adotta nella propria azione di vicinanza ai cittadini”.
L’obiettivo della rendicontazione sociale, in linea con la Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica (17 febbraio 2006), è rafforzare il dialogo con i diversi stakeholder e aumentare la fiducia tra istituzioni e cittadini. Questi siti rappresentano l’esito di un processo di smaltimento e gestione dei rifiuti poco attento all’ambiente e alle persone e la sanzione è il risultato di iter amministrativi e lavori di risanamento inefficaci, di fenomeni di corruzione e infiltrazioni criminali. Un vulnus che deve essere sanato, restituendo questi territori alla collettività.
“Il Bilancio sociale partecipa agli obiettivi della missione, aumenta la consapevolezza dei cittadini sui temi ambientali e dimostra che istituzioni affidabili, efficaci e vicine alle esigenze degli stakeholder possono fare la differenza, creando impatti positivi in termini di risanamento ambientale, risparmio di risorse pubbliche, tutela della salute e legalità. Il Bilancio sociale, inoltre, contribuisce a rafforzare la convergenza strategica e una fattiva collaborazione tra i numerosi soggetti – istituzionali e non – coinvolti nei processi di bonifica, in linea con l’Obiettivo 17 dell’Agenda 2030 ONU.”
Queste le parole della Presidente di Refe Cristiana Rogate.
La versione istituzionale del Bilancio sociale è in aggiornamento con i dati al dicembre 2022, sarà pubblicata online e presentata alle Istituzioni nel mese di giugno 2023 in un evento a Montecitorio.