“La follia dei volontari – pensare diverso, donare se stessi, cambiare il futuro” questo il titolo della XIX Conferenza Nazionale di CSVnet , per riflettere se il dono gratuito del proprio tempo, delle proprie capacità e delle proprie idee costituisca un’eccezione alla regola oppure è da considerare parte costitutiva del nostro modello di cittadinanza.
Il volontariato, infatti, aumenta la fiducia nelle relazioni, rende più sostenibile la quotidianità, cambia le comunità nel tempo presente e in quello futuro.
Nella conferenza, una manifestazione imponente con 400 delegati da tutta Italia che si è tenuta a Trento dal 3 al 6 ottobre, si è discusso delle ragioni profonde dell’essere volontari, ma soprattutto sulla sua dimensione educativa e trasformativa, mettendo sotto la lente di osservazione soprattutto quanto è forte, oggi, la capacità del volontariato organizzato di costruire alleanze, di ‘contaminare’ le politiche, di incidere sulla qualità della vita nei territori. Ma oggi servono rinnovati sforzi perché i tanti Centri di servizio presenti in tutto il Paese – a cui la Riforma ha assegnato un ruolo centrale non solo per le Organizzazioni di Volontariato, ma anche verso tutti gli Enti del Terzo Settore – sono chiamati a interpretare bisogni sempre più complessi e mutevoli per assolvere al loro ruolo di sostegno ad ogni forma di impegno volontario.
Refe non poteva mancare a un appuntamento così importante. Durante la conferenza nazionale ha contribuito ad animare, con Cristiana Rogate e Valentina Pericoli, il workshop: “L’Agenda ONU nell’agenda dei CSV” per avviare – in una logica di adesione sostanziale e non formale – un percorso serio, credibile, inclusivo ed efficace che porti ad una piena integrazione dei temi della sostenibilità nelle scelte e nell’agire di tutti i Centri. Un percorso che preveda la progressiva integrazione del Global goals nella programmazione strategica dei CSV e la costruzione di una roadmap per favorire la diffusione di comportamenti e pratiche sostenibili sia nella gestione dei Centri sia nelle relazioni con i diversi stakeholder.
I partecipanti del workshop hanno ragionato su come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile possano essere applicati sia alla dimensione interna dei CSV, ossia la gestione dei 49 Centri, dei 386 Sportelli e degli 821 impiegati (dato 2017) sia alla dimensione esterna, che riguarda la realizzazione delle attività, l’erogazione dei servizi e le relazioni con i diversi stakeholder del territorio.